Aeroporto con vigneto, l’idea di Viñoly per Firenze

A distanza di quasi un anno dalla scomparsa dell’architetto uruguaiano Rafael Viñoly, il suo studio newyorkese ha svelato il look del nuovo terminal internazionale dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze.

Il Rafael Viñoly Architects di New York – sede principale della società di progettazione fondata nel 1983, che ha succursali a Buenos Aires, Londra, Los Angeles e Tokyo – coprirà il terminal dell’aeroporto fiorentino con un tetto verde: quasi otto ettari di vigneto.

Un omaggio alla sostenibilità e un chiaro richiamo alla vocazione vitivinicola toscana che diventerà un biglietto da visita visibile dal cielo per i 5,9 milioni di unità all’anno che si prevede transiteranno per l’hub toscano al termine dei lavori, divisi in due fasi: la prima prevista per il 2026, la seconda per il 2035. La copertura green sarà in tutto e per tutto operativa: le uve coltivare saranno utilizzate per produrre un vino che sarà invecchiato all’interno della struttura in una cantina ad hoc.

L’opera, 19 acri su un tetto, sarà resa possibile da un’ingegneria complessa che terrà conto della distribuzione del peso, del drenaggio e del carico del vento. Da un punto di vista agricolo, invece, il vento, il traffico aereo e il calore generato comporteranno un microclima del quale si terrà conto per favorire lo sviluppo delle piante.

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