Alto Adige, l’annata 2022 nella storia?

Il Consorzio Vini Alto Adige  ha tracciato un bilancio dell’annata 2022, considerata molto positiva tanto per le uve rosse, quanto per quelle bianche.

Il meteo, caratterizzato da temperature da record, ha portato a una fioritura prematura e accelerata anche nelle zone più in quota, mentre i mesi estivi sono stati eccezionalmente caldi e secchi; lo sviluppo vegetativo è risultato contenuto e, nella maggioranza delle zone di coltivazione, è stato possibile vendemmiare i grappoli due o addirittura tre settimane prima rispetto alla media annuale.

L’annata 2022 è iniziata con una comparsa dei germogli relativamente tardiva ma, a causa del clima molto caldo fino alla fine, si è trasformata in un anno molto precoce” ricorda Eduard Bernhart, Direttore del Consorzio Vini Alto Adige. “Durante l’estate eravamo preoccupati a causa del gran caldo” aggiunge Willi Stürz, mastro cantiniere della Cantina Tramin – “I grappoli, però, si sono rivelati eccezionalmente sani e perfettamente maturi, e in cantina i vini giovani si sono sviluppati molto bene.

Analizzando l’andamento dei vini bianchi, gli enologi hanno espresso grande entusiasmo: questi prodotti si stanno sviluppando sorprendentemente bene in tutte le zone e risultano decisi ma comunque freschi e fruttati. Per i vitigni bianchi sono stati registrati inoltre buoni valori zuccherini, acidità inferiore alla media e una vendemmia molto sana, in particolare per Chardonnay e Pinot Grigio. Il Gewürztraminer sta risultando molto fruttato e promette una buona annata, mentre il Sauvignon ha sorpreso tutti.

Di calore e siccità, ma anche della possibilità di lasciar maturare i grappoli in modo ideale, hanno beneficiato soprattutto i vini rossi.Complessivamente, il 2022 è un’ottima annata per i vini rossi” spiega il direttore Bernhart, in riferimento a tutte le aree di coltivazione. Il Pinot Nero 2022, per esempio, si sta sviluppando in un vino forte, fruttato, di grande interesse e anche Lagrein, Merlot e Cabernet promettono bene.

Niente di meno di un’annata storica insomma. Questo è quanto pronostica anche Stefan Kapfinger, mastro cantiniere della Cantina Merano. “Non avevo mai visto un’annata simile”, afferma Kapfinger ricordando come tutto abbia giocato a favore: “La maturazione era perfetta, gli zuccheri anche, e abbiamo potuto lasciare i grappoli sui tralci fino al momento ideale per la vendemmia.

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