
Colli di Parma, concluso il Festival della Malvasia
Si è conclusa anche la XXIX edizione del Festival della Malvasia a Sala Baganza, lasciando al Consorzio Vini dei Colli di Parma – promotore dell’evento insieme al Comune e alla Pro Loco – un’eredità fatta di partecipazione, entusiasmo e consapevolezza. Consapevolezza di aver acceso, attraverso il progetto Malvamici, un racconto nuovo, corale e concreto che ha messo al centro la Malvasia come simbolo dell’identità locale.
Dopo la presentazione ufficiale a Vinitaly, il Festival ha segnato il primo vero banco di prova pubblico per Malvamici, trasformando una visione progettuale in un’esperienza partecipata: dal convegno di apertura alla consegna degli attestati e dei grembiuli ufficiali, passando per le degustazioni, i momenti di confronto, le voci autorevoli che hanno alimentato il dibattito. Nel corso del convegno sono intervenuti il presidente Tommaso Moroni Zucchi e Ugo Bertolotti, tra i promotori dell’iniziativa, affiancati da rappresentanti istituzionali e associazioni di categoria che hanno espresso concreto sostegno alla progettualità del Consorzio, riconoscendone il valore per l’intero territorio.

TOMMASO MORONI ZUCCHI
“Quello che abbiamo vissuto in questi giorni è la dimostrazione che esistono energie autentiche, pronte a lavorare insieme per valorizzare un’identità produttiva e culturale – ha dichiarato il presidente Tommaso Moroni Zucchi. – Malvamici nasce come un progetto, ma sta già diventando qualcosa di più: una piattaforma di contenuti, relazioni e strumenti per raccontare il nostro territorio in modo nuovo. Ora è tempo di consolidarlo con coerenza, rendendolo riconoscibile, pertinente, condiviso».
Al fianco del Consorzio, protagoniste attive sono state le cantine associate, che con le loro etichette hanno popolato i banchi d’assaggio lungo i portici della Rocca e dialogato con un pubblico attento e partecipe: Aldini, Lamoretti, Moroni Zucchi, Palazzo, Amadei, Cerdelli, Salati, Scartazza, Antica Cantina Parmigiana e Il Poggio. Un ringraziamento che non è di forma, ma di sostanza: è attraverso il loro lavoro quotidiano che prende forma il valore reale della Denominazione.
Ruolo fondamentale nella riuscita della manifestazione l’hanno avuto AIS Emilia – sezione di Parma, che ha curato le due masterclass “Laboratorio del gusto”, e la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, che ha affiancato il Consorzio nella promozione delle esperienze di degustazione e racconto. Collaborazioni solide, che confermano quanto sia strategico operare in sinergia.
A chiudere il Festival, come da tradizione, la consegna dei premi ufficiali: la Cosèta d’Or è andata a Michele Cerdelli delle Cantine Cerdelli per il vino “Talete”, la Cosèta di Legno è stata assegnata alle Cantine Moroni Zucchi, mentre il Premio Perlén’na d’Or, dedicato alla miglior Malvasia Spumante DOC, ha premiato le Cantine Lamoretti, interpreti sensibili della tipicità.