Benvenuto Vermentino, la nuova annata dei Colli di Luni

Sabato 17 Giugno, alla presenza del sindaco di Castelnuovo Magra Daniele Montebello e dell’Assessore della Regione Liguria Giacomo Giampedrone, si è aperta, con un primo evento dedicato agli operatori, la dodicesima edizione di Benvenuto Vermentino 2023, manifestazione articolata su due giorni per la valorizzazione del Vermentino dei Colli di Luni attraverso la presentazione della nuova annata 2022.

Sforzo degli organizzatori, in primis il Comune di Castelnuovo Magra e l’Enoteca Regionale della Liguria, è ogni anno quello di promuovere l’interesse verso il vino Vermentino in generale, facendo squadra con altre aree vinicole del Mediterraneo legate allo stesso vitigno. Non poteva mancare quindi come partner ideale la Sardegna con il Vermentino di Gallura e di Sardegna. La Toscana era presente con il Candia dei vicini Colli Apuani, nonché con un significativo produttore di Piombino, mentre per il futuro gli organizzatori auspicano di raccogliere l’interesse della Corsica e degli altri areali italiani interessati come la Maremma e il Ponente ligure.

L’evento per gli operatori ha dato l’opportunità di assaggiare in cieca oltre 30 Vermentini e di ascoltare testimonianze di esperti ed addetti ai lavori che hanno fatto il punto sullo stato di salute del Vermentino, in particolare di quello dei Colli di Luni. Ricordiamo che è questa una Denominazione d’Origine Controllata pluriregionale che conta 14 comuni nella provincia di La Spezia e 3 nella provincia di Massa Carrara, con una produzione complessiva poco sopra il milione di bottiglie. Il dibattito e la degustazione sono stati condotti da Francesco Saverio Russo, divulgatore e professionista della comunicazione sul vino, da Francesco Petacco di ONAV, enologo, e dal Sommelier AIS Matteo Sara, esperto del territorio.

Diciamo subito che la qualità dei vini assaggiati è stata decisamente alta, a testimonianza dell’ottima salute di tutto il comparto produttivo. Diverso il discorso legato a riconoscibilità e comunicazione, due aspetti richiamati in più interventi in cui è stata sottolineata l’importanza per i produttori di essere consapevoli della propria identità per posizionare, anche commercialmente, il proprio vino in modo più centrato (è stato osservato che il prezzo medio non riflette adeguatamente la qualità raggiunta), e per raccontarlo efficacemente. Magari, come suggerito da alcuni, avendo in mente un pubblico ampio e svincolandosi dalle logiche di fornitura adottate fino ad oggi e legate alla zona di provenienza.

Ne è emerso, in sintesi, un invito ai produttori e a chi li rappresenta a pensare in grande, data la qualità elevata ormai consolidata e le potenzialità del vitigno, accostato in questo ad alcuni dei più nobili vitigni italiani a bacca bianca, oggi più noti sul mercato dal punto di vista mediatico / identitario, come il Verdicchio, il Fiano di Avellino e l’Albana. Sotto il profilo della comunicazione è stato richiamato più volte l’esempio vicino della Sardegna, che ha maturato un’esperienza maggiore, come emerso anche dagli interventi del Presidente del Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura, Daniela Pinna, e del Direttore Tecnico della Protocamera di Sassari Luigi Chessa.

Sul tema del riscaldamento globale, che sembra porterà entro il 2050 a dimezzare il vigneto mondiale, è stato precisato come il Vermentino, vitigno che ama il caldo e teme meno di altri la siccità, è in posizione ideale per perseguire un suo percorso di crescita e competere con successo nei prossimi anni.

Prima di passare ai migliori 6 Vermentini degustati, credo vada riconosciuto un plauso finale al sindaco di Castelnuovo Magra per l’entusiasmo con cui ha organizzato e gestito la manifestazione anche per il grande pubblico lungo i carruggi e gli edifici del centro storico e a Elisabetta Morescalchi della cooperativa Agri Service che si è prodigata per la buona riuscita della due giorni.

In rigoroso ordine alfabetico secondo il nome dell’azienda produttrice ecco i sei Vermentini che a mio giudizio sono risultati i migliori assaggi nella degustazione coperta:

Az. Agr. Giacomelli – Colli di Luni Vermentino Pianacce 2022
Un vermentino di rara intensità, profumi pronunciati di macchia mediterranea e rosmarino, si concede al palato generoso, irradiante, solare. Lunghissimo il finale ammandorlato.

La Pietra del Focolare – Colli di Luni Vermentino Solarancio 2022
Al naso una spremuta di frutti gialli, erbe aromatiche e note agrumate, al palato perfetta corrispondenza con una bella scia fresco / sapida che accompagna un sorso elegante, armonico, pieno e persistente

Az. Agr. Ottaviano Lambruschi – Colli di Luni Vermentino Superiore 2022
Vermentino di grande personalità ed eleganza, mostra i caratteri paradigmatici del vitigno ai livelli più alti, dal poderoso tratto marino, quasi salmastro, alle erbe aromatiche. Si espande luminoso al palato con un finale amaricante da sogno

Az. Agr. Rubiano – Apianis 2022
Al naso frutta bianca, gelsomino e salvia, ritrovati al palato su una vena fresca e iodata, sapida, che nel finale si arricchisce di intriganti note agrumate per una chiusura succosa, quasi golosa che esalta la bevibilità e invita magicamente ad un nuovo sorso.

Spagnoli – Colli di Luni Vermentino 2022
Veste di un giallo arancio profondo e luminoso, a rimarcare un’interpretazione dove le bucce giocano un ruolo importante. Purtuttavia non invasivo, anzi di grandissima finezza ed equilibrio, dove le caratteristiche marine del vitigno rimangono intatte e il sorso scorre nitido, armonico, elegantissimo

Az. Agr. Zangani – Colli di Luni Vermentino Superiore Boceda 2022
Frutta e sale emergono al naso insieme alle erbe aromatiche e ai fiori gialli. Il palato ha intensità e finezza, con una vena minerale che si affianca al fruttato perfettamente bilanciata. Grande finale ammandorlato per un sorso che richiama la grazia di una pura brezza marina.

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