Donne del vino bio: Francesca, Antonella e Velia

L’unione fa la forza”. Mai adagio si è rivelato più aderente alla realtà di questo, soprattutto in tempi di pandemia.

Ne sanno qualcosa, Francesca Carillo, Antonella Alberici e Velia Littera, tre donne, ognuna con una professionalità diversa, unite nel progetto BioFoodArt.

ANTONELLA ALBERICI

L’idea – ricorda la giornalista Antonella Alberici, una delle tre fondatrici – ci è venuta l’anno scorso a fine lockdown. Volevamo rilanciare le eccellenze enogastronomiche italiane, trovare il modo di dare la giusta visibilità a chi ha sempre fatto della qualità la sua bandiera.

È nato così un blend tutto al femminile: Antonella la comunicatrice (giornalista per l’Ansa e per alcune testate on line sui temi della “lifestyle and anti-aging medicine” e dell’alimentazione), Francesca, l’appassionata di sostenibilità ambientale, esperta di cucina ed ecologia (fondatrice dei primi gruppi di acquisto a Roma totalmente bio, del primo catering capitolino interamente ecologico e biologico e di un bio Bistrot) e Velia, amante e collezionista (fondatrice della Galleria Pavart), convinta che il cibo sia una forma d’arte, hanno lanciato il progetto BioFoodArt.

BioFoodArt – sottolinea Antonella – è un corpo con tre anime complementari e un unico obiettivo: promuovere cibo, bevande e alimentazione sani. Abbiamo costruito una comunità online di produttori biologici – tuttora in continua crescita – che stiamo promuovendo attraverso la piattaforma biofoodart.it.”

FRANCESCA CARILLO

“Non è un semplice portale/vetrina ma un luogo di conoscenza di prodotti enogastronomici e realtà produttive che funzionano bene nel nostro Paese e lo fanno grande nel mondo, un tramite tra il fornitore e il consumatore.

Fra i prodotti, immancabile il vino, uno dei più ricercati: “Attualmente siamo forti sulla Toscana, una regione dove i produttori hanno una particolare sensibilità e sono molto attenti all’agricoltura biologica e sostenibile. Si tratta di bellissime realtà come Colli Marliano e San Vito.

I vini di BioFoodArt sono per la maggior parte Chianti DOCG e Morellino di Scansano. Il progetto, però, è allargare la lista con altre regioni. “La Toscana – spiega Antonella – ha un’offerta importante di vini biologici, in questa prima fase ci siamo concentrati sui prodotti di quest’area ma stiamo stiamo selezionando altri produttori che presto entreranno a far parte della nostra piattaforma, quelli siciliani e pugliesi per primi.

VELIA LITTERA

Biologico e non solo: “Stiamo valutando alcune realtà biodinamiche ma la scelta non è facile. Per la produzione di vino biodinamico, specialmente per la fase della lavorazione in cantina, sono stati fissati dei limiti più severi rispetto al biologico. Per questa ragione, nel momento in cui facciamo una selezione dobbiamo essere certe che la scelta rispetti i desideri dei nostri clienti che hanno standard molto alti.

Queste modalità di coltivazione – conclude Antonella – sono fondamentali per salvaguardare vigneti antichi e autoctoni. I produttori biologici e biodinamici puntano anche a rispettare l’identità regionale e dei prodotti locali, una strada preferenziale per riscoprire vini del territorio.

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