Montepulciano: nasce bosco dei viticoltori

E’ proseguita con la messa a dimora di nuove 400 piante l’iniziativa portata avanti dal Consorzio del vino Nobile di Montepulciano dal 2019 per contrastare l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Testimonial d’eccezione hanno piantato gli alberi con i bambini delle scuole primarie del territorio in segno di educazione all’ambiente

Prende il nome del progetto che dal 2019 il Consorzio del vino Nobile di Montepulciano ha portato avanti con alcuni partner. “Alberi, non parole” quindi, è ufficialmente il nome del bosco che è nato negli spazi antistanti l’ingresso degli Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese, a Montepulciano.

Nella mattinata è stata infatti scoperta la targa che oltre al titolo del parco riporta i soggetti che fin dall’inizio hanno partecipato a questa iniziativa che ha come obiettivo quello di creare uno spazio verde fruibile da tutti e che terminerà nel 2022 con la posa delle ultime piante che andranno a far parte delle 1200 previste dall’iniziativa che è ripartito dopo lo stop causato dalla pandemia.

Dare un segnale di rispetto per l’ambiente in cui viviamo, a partire dai più piccoli, è la volontà dei produttori del Consorzio del vino Nobile di Montepulciano, da sempre sensibili a queste tematiche, che con questa iniziativa hanno fin da subito voluto dimostrare che insieme, creando un sistema di partner del e per il territorio, è più facile raggiungere l’obiettivo di mitigare il cambiamento climatico e la deforestazione globale; un progetto che rientra tra l’altro nel più ampio obiettivo della certificazione di sostenibilità, secondo lo standard della norma Equalitas – vino Sostenibile, che il distretto vitivinicolo del vino Nobile di Montepulciano, primo in Italia, sta raggiungendo», ha commentato il presidente del Consorzio del vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi.

Alla messa a dimora delle piante, tutte rigorosamente autoctone, hanno preso parte, oltre alle istituzioni, tra cui il Tenente Colonnello Comandante dei Carabinieri Forestale Provincia di Siena, Andrea Brogi, anche alcuni testimonial d’eccezione come Giacomo “Gek” Galanda, e il famoso cestista di basket oggi ambasciatore

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