Numeri da record per il Prosecco Doc, vola il rosè

Il Consorzio di tutela del Prosecco Doc può stappare una bottiglia per festeggiare. Nel 2021, le aziende del Consorzio hanno prodotto 627,5 milioni di bottiglie, con una crescita del 25,4% sull’esercizio precedente, di cui 71,5 milioni sono della nuova variante “rosé“, una tipologia che ha completato una gamma di prodotti, prendendo il posto di spumanti che in passato si erano affacciati nella Doc ma che per motivi di disciplinare, non potevano essere chiamati Prosecco.

La risposta rosa al mercato, guardando alla pandemia e relativi problemi, è stata più che positiva, ben accolta dal pubblico e strategica nell’ambito della lotta ai prodotti falsi.

Dopo dieci anni entusiasmanti – spiega Stefano Zanette, presidente del Consorzio – il nostro obiettivo è quello di consolidare il successo della Denominazione, il che significa progettare il futuro dell’intera filiera con uno sguardo attento ai consumatori, al territorio e alle sue comunità, coinvolgendo attivamente, nella sua realizzazione, l’intero sistema produttivo e non solo.

Per quanto riguarda l’export, la recente decisione della Gran Bretagna di tagliare le tasse sul Prosecco e sui vini spumanti, impedendo un aumento di prezzo delle bollicine, ha scongiurato i timori legati alle conseguenze della Brexit.

A questo punto, rimane aperta la questione del Prosek croato che ha chiesto il riconoscimento alla Ue, riguardo al quale deciderà la Commissione Europea.

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