Covid e ristorazione, 9,6mld di mancati acquisti

Oltre a scatenare una tragica emergenza sanitaria, il Covid ha assestato un durissimo colpo all’economia nazionale., in particolare alle attività legate alla ristorazione.

Il crollo dei consumi fuori casa (48%) a causa delle restrizioni sanitarie ha avuto una fortissima ripercussione sulle attività di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi, scatenando un effetto domino sull’agroalimentare nazionale, con una perdita di fatturato – secondo dati Coldiretti – di oltre 9,6 miliardi per i mancati acquisti in cibi e bevande nel 2020.

In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – spiega in una nota Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato ma ad essere stati più colpiti sono i prodotti di alta gamma dal vino ai salumi, dai formaggi fino ai tartufi. Il crollo delle vendite nella ristorazione non è certamente compensato dal leggero aumento del 12% che si è verificato negli acquisti familiari di alimenti e bevande nel 2020.

Nell’attività di ristorazione, sono coinvolte circa 360mila tra bar, mense, ristoranti e agriturismi lungo la Penisola ma le difficoltà si trasferiscono a cascata sulle 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,8 milioni di posti di lavoro: una filiera agroalimentare nazionale che vale 538 miliardi pari al 25% del PIL nazionale.

 

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