Frescobaldi (UIV): no a babele allarmistica sul vino

“L’eccesso fa male? Siamo pronti a lavorare con la Commissione per un claim unico a livello europeo, all’interno della norma vitivinicola, senza ricorrere a soluzioni allarmistiche, Nutriscore o – peggio ancora – lasciare che ogni Stato membro, decida da sé”.  Così, in materia di etichettatura ed health warnings, il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi è intervenuto oggi a Roma in Campidoglio nel corso degli Stati generali del vino indetti dalla rappresentanza italiana di Parlamento e Commissione Ue.

Sul capitolo sostenibilità del vino, il presidente Uiv sollecita passi avanti in sede europea: “Sappiamo che la Commissione Ue sta lavorando a una norma quadro: è una buona notizia perché il nostro settore ha la maturità per poter disporre di una norma europea specifica in materia di sostenibilità. Al contempo – ha aggiunto Frescobaldi – vi è anche la necessità di veder armonizzate le regole attraverso uno standard unico e non – è il caso attuale anche in Italia – definite secondo variegate norme e standard privati e altrettanto variegati loghi e certificazioni”.

LAMBERTO FRESCOBALDI

Secondo il presidente Uiv, il vino – uno dei settori chiave del made in Italy – sta attraversando un periodo complicato, per questo è importante agire su riforme strutturali, in Italia e in Europa. “In tempi non sospetti – ha detto – evidenziavamo l’esigenza di adeguare il potenziale viticolo alle richieste di mercato attraverso un ridimensionamento di una produzione incontrollata, da oltre 6 miliardi di bottiglie l’anno. Oggi, con i consumi in contrazione su scala globale, ribadiamo la necessità di contingentare la produzione anche attraverso la riforma del sistema di assegnazione per le autorizzazioni di nuovi impianti: non è più accettabile una distribuzione a pioggia di nuovi vigneti per un totale di quasi 7 mila nuovi ettari l’anno. Le autorizzazioni dovrebbero invece insistere nelle aree più competitive, che non generano giacenze e secondo seri criteri di ammissibilità e priorità, anche basati su aspetti ambientali”.

“Sul fronte ambientale – ha concluso Frescobaldi – sarà fondamentale raggiungere una progressiva riduzione dell’impiego dei fitofarmaci, orientando in ottica green la prossima programmazione finanziaria relativa alle risorse del Piano nazionale di sostegno”.

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