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La crisi energetica vista dai produttori di vino
Con la guerra in Ucraina, sono aumentati una serie di prezzi e costi, alcuni giustificati, altri per i quali risulta complicato trovare un collegamento con il conflitto. Rimane il fatto che la crisi energetica sta colpendo diversi settori produttivi: la ristorazione e il settore vitivinicolo non sono un’eccezione. Oscarwine non ha soluzioni da offrire ma vuole raccontare alla gente il punto di vista delle cantine, dei direttori vendite e dei ristoratori per offrire ai diretti protagonisti la possibilità di spiegare cosa sta accedendo, quali sono i loro problemi e perché non bisognerebbe storcere la bocca di fronte a qualche aumento.
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PAOLO DRAGANI
Oggi partiamo dalle cantine.
Paolo Dragani, responsabile vendita Italia di Nals Margreid fa il punto su chi vende ai consumatori finali, sottolineando alcune differenze fra piccoli centri e metropoli: “La crisi sta stravolgendo le dinamiche del ‘dettaglio’. Incontro sempre più spesso una clientela preoccupata sul prossimo e ultimo trimestre, quello del Natale, il più importante dell’anno.”
“Molti si sono ritrovati con le bollette triplicate – prosegue Dragani – in queste condizioni potranno resistere con i loro risparmi ancora poco, magari tre o quattro mesi, accedendo al ‘gruzzoletto’ personale. In questa situazione di incertezza, non sanno cosa ne sarà di loro nel 2023. È necessario un intervento del Governo. Percepisco molta preoccupazione nelle città più piccole. Nelle grandi città almeno si rivede tanta gente.”
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Pietro Monti
Pietro Monti, titolare dell’Azienda Agricola Roccasanta traccia un quadro che va dalla vigna al tavolo dei consumatori, una filiera che vede aumenti per tutti e una contrazione del potere di acquisto dei consumatori: “Per una cantina come la mia, da 35mila bottiglie all’anno, l’aumento dei prezzi è stato uno schiaffo: bollette raddoppiate e impossibilità di spegnere i nostri impianti. Durante la vinificazione e le lavorazioni, dobbiamo tutelare il nostro prodotto e i magazzini condizionati non possono essere spenti. A marzo, ho fatto il PSR per installare dei pannelli fotovoltaici e coprire così il 90% del mio fabbisogno; ad oggi, non è stato dato via libera al progetto, e non so nemmeno se ce lo daranno nonostante ci siano fondi europei stanziati. Per quanto riguarda il carburante per i trattori, invece, l’aumento dei prezzi è stato fuori misura, con oscillazioni pazzesche; il Governo sta dando aiuti alle aziende agricole sul terzo e quarto trimestre, realtà come la mia acquistano il carburante a inizio anno e non possono beneficiarne.”
“Ovvio che si parli di aumento dei prezzi dei vini in questo quadro. – continua – La situazione è questa: i ristoratori temporeggiano sugli ordini e magari acquistano prodotti meno costosi mentre la gente va su bottiglie ‘basse’ perché hanno meno soldi. Se aumentiamo i prezzi, temo non venderemo una bottiglia.”
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Michela Adriano
Rimaniamo in Piemonte per parlare con Michela Adriano della Cantina Adriano, Marco e Vittorio. Interessante il punto di vista di chi già aveva una copertura energetica da fotovoltaico che non sembrerebbe la panacea di tutti i mali: “I costi aumentano in tutt0; per ora, il nostro listino è fermo agli aumenti di gennaio ma questi non assorbono i nuovi costi. Abbiamo già alzato i prezzi e sarebbe sbagliato modificarli ancora per rispetto dei nostri clienti ma per noi ci sono spese insostenibili.”
“Il costo del trasporto è diventano esagerato, probabilmente cambieremo la nostra politica aziendale sul trasporto gratuito. La crisi ci crea difficoltà nel programmare come prima. L’imbottigliamento è a novembre ma le bottiglie non hanno lo stesso prezzo, per fare un esempio. Abbiamo le mani legate. A livello energetico, dal 2012 abbiamo pannelli fotovoltaici che ci fanno risparmiare ma gli altri costi ci sono eccome e si fanno sentire. È un periodo difficile, dobbiamo capire come affrontarlo.”