Le Guaite di Noemi, 20 anni di vini in Valpolicella

Poco meno di venti annate in degustazione per festeggiare il ventennale della cantina: il compleanno di Le Guaite di Noemi, piccola ma virtuosa azienda vinicola nel cuore della Valpolicella, ha rappresentato conferme identitarie e qualitative per chi già conosceva la cantina di Mezzane di Sotto, in provincia di Verona. Per tutti gli altri, invece, una piacevole scoperta enologica.

Le verticali di Valpolicella Superiore (dal 2002 al 2011) e di Amarone (fino al 2014) che hanno dato il via alla giornata di festeggiamenti dell’anniversario di nascita hanno rappresentato standard, per naso e palato, di alto livello, pur nelle diversità tra un’annata e l’altra e, di certo, confermato una cifra distintiva propria dell’azienda; un viaggio sensoriale tra profumi e sentori in continua evoluzione, a testimonianza della crescita della cantina e della ricerca di una cifra stilistica sempre più votata a freschezza ed eleganza.

 

A Mezzane di Sotto la famiglia Pizzighella vinifica i vini della Valpolicella, da varietà autoctone a bacca rossa, e produce olio da ulivi secolari. I numeri raccontano di 10 ettari di vigneti e 3 di uliveti di proprietà, per una produzione di 25.000-30.000 bottiglie e 50 quintali di olio. La cantina è attualmente gestita da Noemi, rappresentante della seconda generazione, insieme a papà Stefano e mamma Giulietta. Tutto inizia nel 1980, quando Stefano Pizzighella decide di prendere in mano l’azienda di famiglia, trasformando e rendendo operative le coltivazioni di ciliegie, albicocche, olive e viti, grazie alla conservazione degli ulivi secolari e al ripristino della parte vitivinicola.

Successivamente il forte legame col territorio e l’amore per la viticoltura accompagnano la nascita di un nuovo progetto, realizzato da Stefano insieme alla moglie: spostare la coltivazione della vite nella parte più alta della collina, tra i 400 e i 500 metri di altitudine: un luogo chiamato Le Guaite, un nome traducibile in veduta, vista, di certo non scelto a caso, visto il panorama. Nel 2002 la famiglia inizia la vinificazione dei vini tipici della zona, vera espressione dell’identità aziendale. Le prime etichette? Valpolicella Superiore, Amarone e Recioto.

Si arriva così al 2015, quando il cambio di nome segna il definitivo passaggio generazionale con il testimone che passa in mano a Noemi: è lei che guida presente e futuro della cantina. I vini sono in larga parte, circa il 60%, destinati all’esportazione, principalmente verso i paesi europei, la Cina e Hong Kong. Oggi le referenze in produzione contano Amarone, Valpolicella Superiore, Recioto, Tano IGT Rosso Veronese, Durello, Tisbe e Solitario, questi ultimi in edizioni limitate solo in annate particolari.

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