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Shenzen capitale asiatica del vino con Wine to Asia

Cinquecento espositori da 30 Paesi tra cui 50 aziende italiane presenti in un’area tutta tricolore firmata anche da ICE Agenzia e 15 mila operatori attesi da Cina, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Taiwan e da Hong Kong, Macao e Shenzhen, il trittico economico da 67 milioni di abitanti della Greater Bay Area. Sono i numeri della 3^ edizione di Wine to Asia, la più grande community del vino e degli spirits in Oriente rappresentata dal salone internazionale al via oggi a Shenzen (Convention & Exhibition Center – Futian), fino all’11 maggio.

Organizzato da Veronafiere Asia e Vinitaly, “la manifestazione unisce così il Dna business a un programma lifestyle esperienziale per i consumatori cinesi e più in generale asiatici e vede il forte supporto del governo italiano con l’ambasciata, il consolato, l’ICE in prima fila e da quest’anno anche dello CCIPT di Shenzhen, l’ente governativo per la promozione internazionale del commercio”, come ha sottolineato Simone Incontro, responsabile della sede di Veronafiere nella Repubblica popolare della Cina. Un cambio di prospettiva dell’evento fieristico che ha nella Greater Bay Area il punto di partenza e tutta l’Asia come orizzonte strategico.

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“Anche quest’anno Vinitaly porta il suo modello di business di successo nel Sud della Cina, a Shenzhen, polo economico della Greater Bay Area – ha dichiarato Massimo Ambrosetti, Ambasciatore d’Italia in Cina durante la cerimonia inaugurale -.  In pochi anni, Wine to Asia è diventato un evento strategico che conferma l’enorme interesse per il cibo e il vino di qualità in questa regione. Il vino – ha proseguito l’Ambasciatore – non è solo un prodotto di esportazione, ma anche un elemento centrale dell’identità della cultura italiana. Sono fermamente convinto che iniziative come questa permettano – a importatori e consumatori – di comprendere meglio la qualità e il valore dei nostri prodotti. L’azione a sostegno delle nostre aziende, in particolare di quelle del settore agroalimentare che guardano alla Cina con sempre maggiore interesse, tiene conto di una domanda sempre più elevata di prodotti di altissima qualità da parte dei consumatori cinesi”.

Haobo Yang, vicedirettrice generale del China Council Promotion of International Trade di Shenzhen, ha confermato come la metropoli “connette i mercati globali con un’area di forte sviluppo sia nel commercio che nell’ecosistema industriale, con un prodotto interno lordo che nel 2024 ha raggiunto i 453 miliardi di euro, con una crescita del 5,8%”.

massimo ambrosetti

MASSIMO AMBROSETTI

Quest’area in particolare e la Cina in generale, rappresentano un potenziale enorme per le aziende vinicole e gli spirits italiani, come ha ricordato Francesco Pensabene, Direttore ICE-Agenzia per la Cina e la Mongolia: “ICE è presente con la più grande collettiva di vini italiani sul mercato cinese dove i nostri prodotti hanno un posizionamento di primissimo livello nella percezione del consumatore sempre più raffinato, informato e attratto da storia, cultura e territori di provenienza delle etichette made in Italy. Le proiezioni sono di un forte sviluppo e occorre passare alla fase due implementando gli accordi con la grande distribuzione e avere una maggiore coesione delle delegazioni delle cantine italiane che approcciano questo mercato”.

In calendario a Wine To Asia 15 masterclass e degustazioni. Tra queste quella guidata dal fondatore della Giornata mondiale del Marselan, Jim Boyce, che curerà un tasting di oltre 40 bottiglie di Marselan cinese e whisky; “European Quality Wines: Taste The Difference. A journey through the Italian Regions” by Unione Italiana Vini, guidata da Filippo Bartolotta. Mentre è affidato alla MW Debra Meiburg il confronto “Wine is dead?”.

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Ritorna anche il padiglione Loong’s Toast x YGCW, che mette in mostra il nuovo movimento vinicolo cinese, mentre la masterclass “Wine on the Go: “Nomadic Winemakers & Local Terroir”, vedrà protagonisti tre giovani viticoltori cinesi – Luo Yuchen, Ian Dai e Ma Jie – e includerà una videochiamata live con New York City per un simbolico brindisi interculturale, con l’Associazione dei Giovani Viticoltori Cinesi per la prima volta protagonista di un evento negli Stati Uniti.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il Console generale d’Italia nel Guangzhou, Valerio De Parolis, Danijel Nikolic, assistente del Segretario generale della Repubblica di Serbia, e i consoli generali a Guangzhou, Gina Andreadi della Grecia, Daniel Dominguez del Messico, Renato Hovrath dell’Ungheria, Gonzalo Rubilar del Cile, JonAnn Flemings, Direttore dell’ufficio del Commercio Agricolo degli USA a Guangzhou, il Presidente delle Camere di Commercio estere italiane in Cina, Lorenzo Riccardi e Massimiliano Tremiterra, responsabile dell’ufficio ICE-Agenzia di Guangzhou.

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