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Morellino d’estate: il rosso che sfida la stagione

C’è chi, con l’arrivo dell’estate, archivia mentalmente i vini rossi insieme ai maglioni e le sciarpe di lana. Niente di più sbagliato! In Maremma, c’è un rosso che rifiuta questa logica stagionale. Il Morellino di Scansano, elegante espressione del Sangiovese toscano, si candida sempre di più a diventare il vino rosso dell’estate. Un obiettivo ambizioso, che il Consorzio sta perseguendo con passione e idee chiare già da qualche anno.

Una sfida culturale e commerciale che il direttore Alessio Durazzi ha intrapreso ormai da tempo: “Da anni promuoviamo il Morellino in una chiave fresca e giovane, adatta anche ai mesi estivi”, racconta. La prima battaglia si combatte sulla temperatura: “Servito intorno ai 12 gradi, il Morellino giovane non fa pesare il grado alcolico e si abbina perfettamente a piatti di pesce strutturati, anche a base di pomodoro”. Un’accoppiata sorprendente, eppure apprezzata: “Già anni fa abbiamo organizzato cene in Maremma dove il Morellino era abbinato a proposte di pesce. Il pubblico ha risposto con entusiasmo”.

alessio durazzi

ALESSIO DURAZZI

La chiave è rompere il pregiudizio culturale che associa il rosso solo ai mesi freddi e ai secondi a base di carne. “Anche nella mixology ad esempio – prosegue Durazzi – il Morellino sta trovando spazio: è un rosso giovane, versatile, perfetto per cocktail a bassa gradazione. Da due anni collaboriamo con un bartender di Firenze che ha creato il ‘Morellino Carousel’, ispirato agli anni ’20. Uno dei suoi cocktail ha appena sei gradi alcolici: il successo è stato enorme”.

A cambiare, però, non è solo la percezione del pubblico ma anche il modo in cui i produttori si approcciano alla materia prima. Sempre più aziende scelgono di valorizzare versioni giovani di Morellino, da gustare subito. Vini che non rinunciano alla tipicità ma che sanno essere contemporanei. Un rosso che si presta all’estate non deve per forza essere snaturato: basta conoscere il territorio, i vitigni, la vinificazione. Il calo fisiologico dei rossi nei mesi estivi è un dato noto. Come gestirlo? “Come Consorzio non abbiamo dati puntuali sulle vendite. Sappiamo che il nostro è un territorio ad alta vocazione turistica: i flussi aumentano ma le vendite attraverso i canali tradizionali possono calare. La soluzione è fare comunicazione e lavorare sul servizio. Spesso – denuncia Durazzi – un vino ben fatto viene vanificato da una temperatura sbagliata a tavola”.

morellino di scansano

Un invito, quindi, alla ristorazione e all’accoglienza a fare la loro parte. E a riconoscere che anche un rosso può essere fresco, dissetante, perfino estivo. “Bisogna formare gli operatori, fare cultura enologica e migliorare il servizio. Un Morellino giovane servito al bicchiere a 12 gradi, magari in abbinamento a una pappa al pomodoro o a un trancio di tonno scottato, può sorprendere anche il più scettico dei clienti”. Le attività promozionali non mancano: “Negli scorsi anni abbiamo organizzato cene in ristoranti di pesce sulla costa maremmana, eventi e aperitivi. Proponiamo sempre Morellino giovane servito fresco”. L’idea è quella di raccontare il vino attraverso nuove esperienze, allontanandosi dalla ritualità invernale del calice di rosso a fine pasto. “Un vino come il Morellino può accompagnare un picnic, un pranzo in spiaggia, un aperitivo in terrazza. Basta saperlo proporre”.

Uno degli esperimenti più riusciti è stato un pranzo stellato a Milano, all’interno del progetto Morellino nel Cuore. Piatti giapponesi, abbinamenti audaci, nove etichette presentate, dalle annate più giovani alle riserve. “Abbiamo servito Morellino anche a 10-11 gradi: tutti sono rimasti sorpresi dalla sua versatilità. Un vino che può essere bevuto tutto l’anno e in tanti momenti diversi della giornata”. Non si tratta solo di una provocazione enologica ma di un vero e proprio cambio di paradigma, che passa anche attraverso eventi fuori dagli schemi, contaminazioni gastronomiche e coinvolgimento del mondo della cultura.

Il Consorzio guarda anche oltre la tavola. Il progetto Morellino InGravel unisce da sei anni vino e ciclismo: “InGravel è la manifestazione cicloturistica della Maremma, ideata proprio per scoprirne luoghi e sapori. L’area di Scansano è perfetta per essere esplorata in bici. Con Saturnia Bike e Andrea Gurayev organizziamo ogni settembre un evento dedicato. Il nostro obiettivo è trasformare il Morellino in una destinazione turistica sportiva e sostenibile”. Non si tratta solo di un raduno ciclistico ma di un’esperienza immersiva che unisce attività fisica, natura e degustazioni, creando un legame profondo con il territorio.

Guardare oltre il calice, per far scoprire il Morellino di Scansano in settori mai raggiunti finora. Non è un caso che tra i partner del Consorzio ci siano le Terme di Saturnia, il Parco della Maremma, e perfino il Centro Porsche di Firenze, con cui si lavora su mobilità elettrica e turismo responsabile. “Dal 2018 promuoviamo il progetto ‘Morellino Green’: siamo stati i primi ad installare stazioni di ricarica per auto elettriche. Oggi ne abbiamo 12 nella zona e stiamo aggiungendo anche punti di ricarica per e-bike. La sostenibilità è un asset chiave per noi”.

All’interno del progetto VisitMorellino, l’enoturismo è pensato come esperienza completa e responsabile. Natura, terme, sport, degustazioni: un modo nuovo per vivere il vino. “Vogliamo far capire che il Morellino non è solo un prodotto ma un racconto di paesaggi, persone, esperienze. Bere un calice di Morellino in estate, magari dopo una pedalata nel verde o un pomeriggio alle terme, è un modo per entrare in contatto con l’anima autentica della Maremma”.

E anche qui c’è innovazione: il Vinometro è uno strumento sviluppato per stimare, sulla base di una degustazione, il tasso alcolico del partecipante ancor prima di bere. “È un supporto alle aziende e ai visitatori: aiuta a capire i limiti reali e a promuovere un consumo responsabile. Un calice di vino non compromette nulla ma è importante educare alla misura”. Una forma di enoturismo evoluto, che parla la lingua della consapevolezza e del benessere.

“Per me il Morellino è già un vino per tutto l’anno”, conclude Durazzi. “Grazie alle sue diverse declinazioni – Annata, Superiore, Riserva – può adattarsi a qualsiasi stagione e occasione. È uno dei rossi più attuali, più dinamici. Un vino che non va in vacanza, nemmeno d’estate”. Con buona pace dei pregiudizi stagionali. E con un territorio, la Maremma, che continua a sorprendere per autenticità, visione e voglia di sperimentare.

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