Aste Bolaffi, la carica del Piemonte

Il 9 giugno, 500 lotti di vini pregiati e distillati saranno messi all’asta da Aste Bolaffi. La parte più corposa del catalogo sarà dedicata ai vini italiani (300 lotti) sempre più richiesti sul mercato internazionale, con un nutrito insieme di prodotti piemontesi anche in vecchie annate e formati particolari.

Di Giacomo Conterno sarà proposta una verticale di 56 magnum di Barolo Monfortino Riserva dal 1990 al 2010 (base d’asta complessiva 81.600 euro). A questi si aggiungeranno diversi lotti di Bruno Giacosa, tra cui due bottiglie di Barbaresco Santo Stefano Riserva etichetta rossa del 1990 (base 1.000 euro), Giuseppe Rinaldi, Gaja e Bartolo Mascarello con le sue etichette dipinte dal 1985 al 2015 anche in formato magnum.

Tra i toscani ci saranno una collezione di Le Pergole Torte Montevertine dagli anni ’90 al 2016, tra cui una sei litri del 2016 (base 750 euro), una selezione di Masseto dal 1996 al 2016, ultima annata uscita fino a oggi, diversi lotti di Ornellaia in casse originali dal 1994 al 2017, bottiglie di Sassicaia dal 1985 al 2017, oltre a Tignanello e Solaia. Tra i Brunello di Montalcino, lotti di Biondi Santi anche in annate storiche come la 1955, e di Case Basse Soldera nell’annata 1983.

Passando alla Francia (80 lotti), i protagonisti saranno gli champagne più blasonati (Cristal, Dom Perignon, Krug, Bollinger, Ruinart), per la Borgogna e i suoi prestigiosi Domaine tre bottiglie di La Tâche del Domaine de la Romanée Conti, annate 1990-1999-2005 (basi dai 3.000 ai 3.500 euro), vecchie annate di Bordeaux con i suoi Premier Grand Cru Classé — otto Château d’Yquem del 1959 (base 2.400 euro), numerosi Cheval Blanc del 1967, Lafite-Rothschild del 1967 e Château Margaux del 1966 — e diversi lotti di Petrus.

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