Covid: in Francia il vino diventerà gel per mani

La Francia corre ai ripari per contrastare la crisi legata alle mancate vendite di vino degli ultimi mesi. Le esportazioni verso gli Stati Uniti, dimezzate dopo che l’amministrazione Trump aveva imposto un dazio all’importazione del 25% sul vino fermo transalpino, e la crisi seguita alla pandemia del Covid-19 hanno duramente colpito le aziende francesi. Per questo motivo i produttori d’oltralpe hanno accettato di trasformare il vino invenduto in gel per mani ed etanolo per fare spazio alla produzione 2020.

Secondo  FranceAgriMer,  l’ente francese di riferimento per l’agricoltura, 3 milioni di ettolitri di vino necessitano di distillazione a causa delle vendite diminuite a causa del coronavirus. Le cantine potranno fare domanda per accedere alla misura straordinaria fino al 19 giugno e saranno pagati 78€ per ettolitro per il vino di denominazione e 58€ per le altre tipologie.

Ben 33 distillerie sono state autorizzate a raccogliere 2 milioni di ettolitri di vino invenduto per trasformarlo in etanolo o gel, una decisione eccezionale approvata da Bruxelles che vedrà l’Unione Europea finanziare l’operazione.

L’avallo alla distillazione d’emergenza – nel vecchio continente si parla di 10 milioni di ettolitri complessivi con un budget europeo specifico di 350 milioni di euro – non è automatico. In Italia, molte cantine preferirebbero una vendemmia verde, sostenuta da finanziamenti governativi, mentre la trasformazione di vino in gel o alcol denaturato è argomento di discussione per alcune e un ‘oltraggio’ per altre.

 

 

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