Cascina Bandiera, un angolo di Borgogna in Val Curone

Lina Rigo e Andrea Ferratini, affiatata coppia milanese, si entusiasmano negli anni Ottanta per l’agricoltura sostenibile che mettono in pratica nell’ambiente ameno e selvaggio della loro cascina di San Sebastiano Curone, sui primi rilievi dell’Appennino ligure a pochi chilometri dal torrente Staffora, che segna il locale confine tra Piemonte e Lombardia.

LINA RIGO E ANDREA FERRATINI

I terreni, tra i 400 e 700 metri di altitudine, circondati da boschi di roverelle e castagni, godono di magnifica esposizione e adeguata ventilazione, grazie anche alle sensibili escursioni termiche giornaliere. Tali condizioni favoriscono il lavoro e la conduzione con metodologia biodinamica delle coltivazioni di uva, mele e pere di vecchie varietà, oltre a noci, nocciole ed erbe officinali.

A seguito degli incoraggianti risultati di analisi sulle caratteristiche del terreno, nel 1992 decidono di impiantare i due vitigni borgognoni per antonomasia – chardonnay e pinot noir – che favoriscono una maturazione precoce delle uve, permettendo così una vinificazione artigianale dei grappoli raccolti manualmente con pochissime lavorazioni in cantina e senza aggiunta di solfiti.

La voglia di sperimentazione e i progressivi approfondimenti ambientali li hanno indotti ad ampliare la superficie vitata con un impianto di timorasso, costruito nella parcella più alta della loro tenuta a oltre 500 metri, dove il terroir presenta caratteristiche ideali per esaltare l’indole incisiva di questa varietà autoctona.

I vini di Lina e Andrea sono severi e poliedrici, carichi dell’energia vitale che rispecchia la naturalità del territorio di provenienza e l’andamento climatico di ogni singola annata. Qui di seguito vi raccontiamo la lunga degustazione effettuata in cantina di tutte le etichette ancora in commercio, con le ultime due annate prodotte da uve timorasso e pinot noir e una più completa verticale del loro cavallo di battaglia, il Sansebastiano, che attesta le formidabili capacità evolutive dello chardonnay allevato su questi ripidi pendii della Val Curone.

Timorasso

Derthona 500 2020
Il limpido vestito giallo dorato sprigiona intensi sentori di frutta gialla matura, impreziositi da profumi di fiori primaverili e sbuffi di scorza d’agrumi. Il sorso sottile e delicato apporta un’affilata impronta minerale che ne esalta il profilo stilistico e organolettico.

Campetti Derthona 500 macerato 2019
La lunga macerazione di circa venti giorni emerge fin dal colore quasi ambrato, su cui si snodano aromi di frutta tropicale e note di idrocarburi. L’equilibrio tra morbidezza e salinità puntella il palato schietto e concentrato che introduce anche ricordi di erbe officinali e spezie dolci.

Chardonnay

Sansebastiano 2020
Giallo paglierino con riflessi dorati, presenta un bouquet ancora lievemente scomposto ma al contempo generoso, dove gli intensi profumi floreali di zagara e camomilla si amalgamano a quelli più croccanti di nespola e nettarina. La morbidezza della frutta è equilibrata in bocca dalla vibrante vena acidula che richiama la sapidità degli agrumi gialli.

Sansebastiano 2019
Fulgido e cristallino nel suo abito giallo brillante, si contraddistingue per i precisi e delicati sentori di caprifoglio, pera, mandarino e nocciola di bosco. L’eleganza del frutto marca l’attacco avvolgente che si distende con disinvoltura in un sorso snello e dinamico, tra folate balsamiche e nuances tostate.

Sansebastiano 2016
La macerazione sperimentale di due giorni regala una versione più ossidativa, caratterizzata da una ricca tavolozza aromatica dove la frutta gialla matura apre la strada a note di mandorla, miele d’acacia e crosta di pane. Dolci sapori di crema al limone e mela cotogna scandiscono la beva schietta, agile e scorrevole.

Sansebastiano 2014
Sul campione più verticale della batteria soffia un vento marino – salmastro e iodato – che diffonde nell’etere un tonificante effluvio di caprifoglio, mela verde, limone ed erbe selvatiche. Una vivace traccia minerale rinfresca i candidi sapori di frutta bianca del sorso tagliente e leggermente speziato.

Sansebastiano 2013
La proverbiale magnanimità del millesimo scolpisce un profilo solare, già intuibile dai luminosi riflessi dorati che illuminano il vivido tessuto giallo paglierino. Caldi profumi di miele, frutta secca, albicocca e biscotto introducono una struttura vigorosa ed esuberante, puntellata da una vibrante acidità minerale che assicura al palato equilibrio, intensità e pienezza.

Pinot Noir

Castelvero 2019
Rosso rubino non particolarmente carico, sorprende al naso per la fragranza dei generosi profumi di frutti di bosco, con ribes e lampone in primo piano. Man mano che evolve nel calice emergono sentori più erbacei che ingentiliscono il sorso vellutato dal pungente retrogusto di pepe bianco e cannella.

Castelvero 2018
Profondo e dinamico, travolge l’olfatto mescolando polposi aromi di frutta rossa matura a terragne note di sottobosco e a intriganti sentori di china e tamarindo. Al palato si presenta caldo e potente, lungo ed equilibrato, con un pronunciato sapore di ciliegia sotto spirito che lascia spazio nel finale a balsamici ricordi silvestri.

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