Ed è subito arte: Cà du Ferrà e Graziana Grassini

Antonio Zoppi, originario di Bonassola, e Aida Forgione, campana e viticoltrice da generazioni, si conoscono più di trent’anni fa. Decidono di lasciare le loro professioni, imprenditore lui e commerciante lei. Innamorati di quel luogo che hanno scelto come casa, la Riviera Ligure di Levante, e precisamente il borgo di Bonassola, Antonio e Aida diventano viticoltori, mettendo a frutto saperi e passioni. E così nel 2000 nasce Cà du Ferrà, azienda vinicola e agriturismo, espressione dialettale di “casa del fabbro” perché in queste terre, oggi solcate dai filari di vite, un tempo si ferravano i cavalli.

DAVIDE ZOPPI

Negli ultimi sei anni in Azienda si aggiunge anche il figlio Davide, che dopo la laurea in Giurisprudenza, sposa un altro impegno civico: il recupero di un territorio, il suo, convinto che la viticoltura sia la strada giusta per farlo emergere. Davide insieme al marito Giuseppe Aieta, laureato in Ingegneria e con un Master in Finanza, diventano titolari dell’azienda, lasciando Milano nel 2017, trasferendosi definitivamente a Bonassola. Insieme iniziano un processo di modernizzazione della cantina e di apertura verso l’enoturismo, guardando al futuro senza mai dimenticare il passato.

Graziana Grassini, imprenditrice, enologa e biologa toscana è considerata una delle personalità più influenti del panorama vitivinicolo italiano. Ha collaborato con Giacomo Tachis, il padre dell’enologia italiana moderna, e ha perfezionato gli studi accademici presso la Facoltà di Enologia di Bordeaux. È consulente enologo di prestigiose aziende vinicole, svolge attività di docenza in Master e Seminari universitari e ha collaborato con l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio della Regione Sicilia. Dal 2019 fa parte del Comitato Scientifico di Onav e a ottobre del 2021 è stata nominata dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali quale componente del Comitato Nazionale Vini. Dal 2022 sempre su nomina del Ministro, è Vicepresidente della Commissione di degustazione di appello dei vini DOCG e DOC.

L’incontro tra i titolari di Cà du Ferrà e Graziana ha l’effetto e la dirompenza di un’opera d’arte, di una magìa che capita solo ad anime che si somigliano. Una sorta di innamoramento reciproco che non potrà che generare inaspettate sorprese.

GRAZIANA GRASSINI

L’aspetto umano nel mio lavoro è fondamentale. – racconta l’enologa – L’incontro con Giuseppe e Davide è stato tra i più belli perché ci siamo affidati l’una agli altri, naturalmente, senza forzature. Fare l’Enologa vuol dire rendersi interprete della filosofia del produttore e di un territorio, fonderli insieme e saperli tradurre in caratteristiche sensoriali e nell’aspetto più emozionale del vino. Se manca il piacere di stare insieme, manca tutto”.

“Un aspetto che mi distingue da altri colleghi è costruire rapporti lunghissimi. – continua la Grassini – Seguo aziende da oltre vent’anni con cui ho instaurato legami di rispetto e fiducia. Anche se la tecnica ha un valore importante in questo mestiere – io stessa mi considero una donna di scienza – il vino va comunque sentito, non basta applicare le regole. Ho accettato questo incarico dopo aver assaggiato i loro vini. Sono intervenuta sul finissage di alcune etichette e credo che sia già stato fatto un importante passo avanti per migliorare ulteriormente la qualità, ma soprattutto per rendere il vino di Cà du Ferrà ancor più riconoscibile, grazie al lavoro e al coinvolgimento di tutti”.

GIUSEPPE AIETA

Il primo contatto tra loro è stato come una scintilla. “Siamo rimasti conquistati dal suo profilo e abbiamo tentato di contattarla per coinvolgerla nel nostro progetto di crescita professionale ma anche personale. – spiega Giuseppe Aieta – Non ci aspettavamo che avrebbe accettato di collaborare con noi praticamente da subito. In lei abbiamo riscontrato un’umiltà rara in questo ambiente e una grande umanità”.

Anche Davide Zoppi conferma la magia del primo incontro. “Già dalla voce calda e accogliente di Graziana ho capito che avremmo potuto affidarci a lei, ci ha conquistato al primo incontro. Il suo curriculum parlava da sé, ma in lei abbiamo trovato una persona speciale. Ci sono ottime basi per fare cose grandiose insieme”.

La riconoscibilità del vino per Cà du Ferrà è un obiettivo fondamentale: per farlo i due titolari hanno scelto non solo le grandi doti professionali e umane di Graziana, ma anche un tipo di comunicazione originale che mira a stupire e che parte dagli stessi ideali e dallo stesso modo di guardare il mondo che accomuna tutti e tre.

Questa nuova partnership si avvale di una grafica innovativa: i ‘particolari’ di Davide, Giuseppe e Graziana compongono un’unica immagine: un insieme di forme e colori perfettamente in sintonia. Frammenti sgargianti, dalle forme sinuose, che compongono un unico quadro, che riassume in un solo sguardo la naturale armonia e le potenzialità di questa collaborazione appena nata, ma che farà parlare a lungo di sé.

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