Parlateci di voi, racconteremo la vostra storia

Il Covid ha colpito duramente il mondo del vino.

La prima volta a marzo con un diretto improvviso in pieno volto che ha stordito le cantine – prese in contropiede e costrette ad affidarsi a tutte le loro risorse o a innovare a tempi da record siti e vendite online per non cadere esanimi – e, al tempo stesso, mandato al tappeto per alcuni mesi la ristorazione, approdo naturale di buona parte della produzione vitivinicola italiana.

Il secondo colpo ha aggirato le solide difese delle sanificazioni, delle prenotazioni, dei posti a distanza di un metro, delle consumazioni al tavolo, dell’uso delle mascherine, del divieto di buffet, andando di nuovo a segno sulla ristorazione, in piedi anche se barcollante. A bar, pub e ristoranti sono mancate le corde più alte delle ore serali – dalle 20 alle 22 –  a cui aggrapparsi e quelle deboli delle 18 rischiano ora di spezzarsi facendo andare definitivamente KO il comparto, che a questo punto può essere salvato solo dalla campana.

Chi suonerà questa campana? In Sicilia si parla di un disegno di legge per derogare alla chiusura di bar e ristoranti, il Trentino-Alto Adige ha lanciato il guanto di sfida al Governo portando l’apertura dei bar alle 20 e dei ristoranti alle 22, mentre il governatore della Toscana si è impegnato a rivedere l’orario di chiusura delle 18 in caso di miglioramento della curva epidemiologica. Parafrasando una famosa saga cinematografica: il Covid getta la sua ombra su tutto, impossibile da vedere il futuro è (sicuro invece che la mascherina vada indossata e le regole sanitarie rispettate).

Oscarwine non è un medico, non fa politica, né la commenta. Oscarwine racconta storie di vino che hanno come protagonisti tanti onesti lavoratori che vogliono sicurezza per le loro famiglie. Per questo motivo, invitiamo cantine e ristoratori a segnalarci le loro iniziative legate al vino, dalla vendita alle degustazioni, per dar loro massima visibilità, aiutandoli, ci auguriamo, a rialzarsi sulle proprie gambe, superando questo momento difficile. Ci sono ancora delle riprese da disputare.

Racconteremo le vostre storie, racconteremo il ritorno alla normalità.

Scrivete a [email protected]

 

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