Rustichello, accogliente angolo di Genova
Alessandro Sottili, genovese DOC, sampdoriano DOCG, accompagnerà i lettori di oscarwine in viaggi enogastronomici nella città della Lanterna.
Quando si parla di “Rustichello” a Genova si accende una sensazione di calore, di intimità e di profonda “Genovesità”. Sì, Genovesità con la G maiuscola, perché questo ristorante si trova nel cuore della città, all’inizio di Via San Vincenzo, a 3 minuti d’orologio a piedi dalla Stazione ferroviaria di Brignole, dalla Metropolitana e dal principale nodo di trasporto pubblico cittadino, a 10 minuti da Piazza De Ferrari e Piazza della Vittoria e a 15, massimo 20 minuti, sempre a piedi dalla Fiera e dall’Acquario della “Superba”.

Ted Neeley, star di Jesus Christ Superstar, e Valerio Parisi
Calore, perché non è uno di quei locali dispersivi dagli enormi open space, dai soffitti altissimi arredati in modo freddo e impersonale stile fast food o ristorante da “catena”; il Rustichello è accogliente, le sale sono avvolgenti, ti coccolano. Quando ti siedi non ti portano i soliti grissini torinesi e il pane che ti appioppano quasi dappertutto, ma strisce di morbida profumata focaccia calda genovese: un benvenuto goloso.
“La focaccia – spiega Valerio Parisi, titolare del Rustichello – è la nostra entrata, una vera portata. In Liguria abbiamo due tipi di focaccia, quella al formaggio di Recco e la classica acqua, olio e sale, come quella da un euro che ti compri al panificio mentre torni a casa dal lavoro. La nostra è un pan focaccia.”
Valerio non è un semplice ristoratore ma un sorriso sincero, non un’espressione fasulla per arruffianarsi un cliente; per lui, chi varca la soglia del suo locale non è un avventore, un cliente che gli permette di vivere: è prima di tutto una persona che necessita di un buon pasto, tranquillità e spensieratezza, merce rara nel panorama caratteriale genovese notoriamente chiuso, riservato e, a volte, scostante.
“Questo locale è nel nostro DNA – sottolinea Valerio – siamo qui da quasi 50 anni, io dalla metà. Il Rustichello fu aperto dai miei genitori: papà si curava della cucina, mamma dell’amministrazione, un connubio perfetto. Io, prima di prendere le redini, ho lavorato per anni negli Stati Uniti: Florida, Orlando, i parchi Disney. Mi ero trasferito per valutare l’apertura di una nostra attività commerciale ma poi ho iniziato a lavorare nei locali. Vivevo in un resort con ragazze e ragazzi provenienti da 12 paesi, un’esperienza incredibile, sembrava di vivere in un film. Poi sono tornato a casa e mi sono dedicato al Rustichello. È un lavoro che ti assorbe, duro, non hai tempo libero ma le soddisfazioni sono tante. Siamo aperti sei giorni su sette: chiudiamo il venerdì. Atipico, lo so, ma è una nostra tradizione da sempre e non incide sugli incassi.”
Valerio e i suoi collaboratori lavorano con la tipica efficienza ligure in totale armonia: chi mangia da loro avverte profondamente la sensazione di essere fra amici. Puoi goderti una cena intima con un sottofondo musicale rilassante, puoi parlare a bassa voce, senza bisogno di urlare, degustando freschi antipasti, primi piatti di terra e di mare, secondi a base di pesce fresco o carni ricercate, accompagnate da ricchi contorni.

Vasta la scelta dei vini, accompagnata da consigli per abbinamenti ad hoc, con un occhio attento ai prodotti locali: “C’è la Bianchetta, un vino molto leggero che consigliamo in abbinamento al minestrone, ma anche il Pigato e il Vermentino. Quest’ultimo si può scegliere della Riviera ligure di Ponente o della parte di Levante, un prodotto più vicino come gusto agli omologhi toscani. Tra i rossi, Rossese di Dolceacqua, e la Granaccia.”
“Per accompagnare i dolci – sottolinea Valerio – l’ideale è il passito DOC delle Cinque Terre, lo Sciacchetrà. Ha un prezzo importante ma è un prodotto di alto livello.”
Questo passito si accompagna perfettamente ai canestrelli fatti in casa, una specialità ligure. Per chi preferisse i classici, la panna cotta, straordinariamente leggera, e il tiramisù sono due valide alternative.
Il rapporto qualità-prezzo è perfetto, ci si torna con piacere. Una piccola gioia quotidiana.
