Tenuta Mazzolino, poker di gusto in Oltrepò

Siamo tornati in Oltrepò Pavese, ospitati da Simone Verdi nell’accogliente atmosfera di Enoteca Regionale della Lombardia, per degustare i vini di Tenuta Mazzolino, la cantina guidata da Francesca Seralvo con l’enologo Stefano Malchiodi. Quattro i vini in assaggio, tutti monovarietali come da tradizione dell’azienda di Corvino San Quirico: Cruasé 2013, Blanc 2019, Noir 2017 e Moscato Vivace 2020.

Partiamo da una delle due bollicine che caratterizzano la produzione di casa Mazzolino. Il Cruasé nasce nella parcella Valle dei Prati, poco più di un ettaro con altitudine intorno ai 200 metri, e la felice esposizione a nord-est dei filari conferisce alle uve pinot nero, affinate sui lieviti per 60 mesi e spumantizzate in purezza con metodo italiano, nitide nuances di ribes rosso e pane tostato su una pulita trama sapida e setosa.

Il livello qualitativo si alza ulteriormente con lo strepitoso chardonnay, il Blanc, anch’esso proveniente da impianti rivolti prevalentemente a nord, un vino dal brillante colore dorato e dal pungente bouquet di salvia, pompelmo e scorza di limone che ritroviamo miscelati a eleganti sentori fruttati di banana, mela golden e nocciola nel sorso vibrante e cremoso. Il tutto è vivacizzato da una affumicata vena minerale – ceduta dai fusti di rovere dove il vino affina per 10 mesi prima dell’imbottigliamento  – che persiste a lungo sul palato e richiama alla mente lo stile borgognone.

Il fratello rosso Noir è un affascinante pinot nero in purezza, fermentato in vasca ed invecchiato in bottiglia per almeno 12 mesi, che nasconde sotto la piacevole scorrevolezza una intensa materia carnosa e un frutto ben delineato dove amarena e mirtillo lasciano progressivamente il terreno a profumi di tabacco e a note speziate di cannella e pepe nero; la vibrante acidità salina che sorregge il limpido vestito rubino intenso ne assicura radiose potenzialità di invecchiamento.

Chiudiamo in bellezza gli assaggi con il sorprendente Moscato vinificato con metodo Martinotti, caratterizzato da avvolgenti sfumature di rosa canina, ananas e mandarino candito che rinfrescano il palato e lo consacrano tra i grandi della tipologia. La bassa gradazione alcolica e la spalla di acidità sapida, nota distintiva che ritroviamo in tutta la produzione di Tenuta Mazzolino, rendono questo vino assai poco stucchevole ed invitano ad una seconda piacevole bevuta.

La possibilità di acquistare in cantina un significativo numero di vecchie annate di Blanc e di Noir rende ancora più stuzzicante la visita dell’incantevole tenuta in cima alla famosa “collina del pinot nero”.

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