Una crociera tra i vigneti della Garonne

Il secondo episodio dedicato al Sud-Ouest si snoda nel cuore della regione vitivinicola lungo il corso della Garonne, in un territorio che rappresenta il logico trait d’union tra bordolese e Languedoc, sia dal punto di vista geografico che da quello enologico. Non a caso il rosso – o forse sarebbe meglio l’inchiostro – è il colore protagonista dei vini qui prodotti che, man mano che si risale il fiume dall’oceano a Tolosa, diventano sempre più fitti nella trama e più impenetrabili nella cromia.

Qui di seguito andiamo a sviscerare le caratteristiche peculiari delle dieci denominazioni vinicole più rilevanti, partendo dalla lunga valle della Garonne e chiudendo nel sovrastante dipartimento del Cahors, enclave dell’autoctona uva Malbec.

Garonne

Gaillac Blanc
Lucenti e di colore giallo dorato, esprimono al naso tutte le tipiche caratteristiche dell’uva Mauzac con note primarie di pesca bianca, mela e pera Williams, seguite da sfumature mielate e profumi boschivi. Il sorso scattante, teso e vivace si combina a meraviglia con pesce, crostacei e frutti di mare.
Etichetta rappresentativa: Gaillac Blanc Les Pezots – Château Montels

Brulhois (solo rossi)
Si presentano all’esame visivo con una fitta trama rosso inchiostro e snocciolano esuberanti aromi di piccole bacche nere, marroni al brandy, sottobosco, liquirizia, cuoio e spezie esotiche. All’attacco potente segue un sorso untuoso, in cui i tannini rotondi riportano in primo piano la frutta nera matura. Tanto vigore esige l’affiancamento di selvaggina e formaggi grassi.
Etichetta rappresentativa: Brulhois – Domaine du Boiron

Buzet Rouge
Sull’abito rubino scuro con sfumature violacee prevalgono sentori primari di frutti di bosco e confettura di prugna, ma non mancano sullo sfondo intriganti note tostate di caffè e cacao. Il corpo denso e carnoso, ma al contempo liscio e soave, è sorretto da una energica struttura tannica e contrassegnato da progressivi richiami alla frutta rossa, per un eccelso connubio con legumi e carni alla brace.
Etichetta rappresentativa: Buzet Rouge Baron d’Ardeuil – Vignerons de Buzet

Côtes du Marmandais Rouge
Il punto di forza della denominazione risiede nella fine struttura in cui la fruttata tempra tannica è bilanciata da una balsamica acidità che infonde al sorso un gusto leggero, sapido e croccante. Dietro ai vivaci profumi iniziali di fragola, lampone e ciliegia fanno capolino sentori speziati di muschio e pepe nero che riaffiorano al palato, predisponendolo alla degustazione di carni in padella.
Etichetta rappresentativa: Côtes du Marmandais Rouge Clos Baquey – Domaine Elian Da Ros

Fronton Rouge
Etichette di notevole intensità fruttata, sul luminoso manto rubino carico sfoderano gagliardi profumi di ciliegia, ribes nero e mirtillo, impreziositi da tocchi di liquirizia e di elicriso che rendono il sorso stuzzicante e persistente. La trama generosa ma al contempo vellutata trova compiacimento con carni, sia bianche che rosse, e formaggi di media stagionatura.
Etichetta rappresentativa: Fronton Rouge Optimum – Château Bellevue La Forêt

Gaillac Rouge
L’assemblaggio del vitigno Syrah con quote minori degli autoctoni Braucol e Duras anima vini dall’intenso colore rubino con riflessi violacei e dagli invitanti profumi di violetta, ribes, susina selvatica e pepe nero. Il corpo franco e rotondo viaggia su tannini levigati e su un frutto goloso che si fa apprezzare con tutte le ricette di carne.
Etichetta rappresentativa: Gaillac Rouge – Château de Rhodes

Saint-Sardos Rouge
Sulla densa trama purpurea si avvicendano sentori di piccoli frutti di bosco, fragranze floreali e cenni speziati di liquirizia e pepe nero. Morbidi e armoniosi, ma puntellati da solidi tannini, avvolgono la bocca di succosi sapori di ribes e lampone, candidandosi a sodalizi con pollame pregiato, quinto quarto e formaggi di pecora.
Etichetta rappresentativa: Saint-Sardos Rouge Tèrra – Les Vignerons de Saint-Sardos

Gaillac Doux (passiti bianchi)
Si presentano con un vestito ambra che talvolta tende al ramato e superbi tripudi di aromi caldi e fascianti dove le nuances floreali di tiglio e verbena si alternano a sapori fruttati di fico e mela cotogna. Il mirabile equilibrio tra alcol, zucchero e acidità instrada un sorso lungo e dinamico, marcato dai caratteristici richiami al miele della locale uva Ondenc e del Muscadelle. Imprescindibile il matrimonio con foie gras e dessert di ogni tipo.
Etichetta rappresentativa: Gaillac Doux – Domaine Vayssette

Cahors

Cahors (solo rossi)
Il caratteristico colore scuro e impenetrabile, quasi nero, introduce aromi di ribes, mirtillo e ciliegia, a cui fanno eco profumi di violetta e di erbe aromatiche su una tela terrosa e tartufata. La rinfrescante leggerezza dell’assaggio rivela un passo snello che appaga il palato con persistenti sentori di susina nera e liquirizia. L’indole fruttata li rende molto versatili a tavola, dove esprimono al meglio la beva morbida e setosa con primi piatti a base di carne.
Etichetta rappresentativa: Cahors Rouge Probus – Clos Triguedina

Coteaux du Quercy Rouge
Gli assemblaggi di disparate varietà, prevalentemente autoctone, originano vini possenti e virili dall’impressionante colore inchiostro con profondi riflessi violacei. Aromi pepati impreziosiscono il travolgente effluvio fruttato in cui si accavallano sentori di fragola selvatica, mora, prugna e ciliegia, mentre solidi tannini ritmano in bocca l’attacco vivace e la materia densa ma generosa ed elastica. Consigliati con tutti i piatti di pasta della tradizione contadina e le carni rosse in salsa.
Etichetta rappresentativa: Coteaux du Quercy Méloïse – Domaine de Revel

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