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La côte beaujolaise, una delle più grandi regioni vinicole transalpine, si sviluppa longitudinalmente dal Mâconnais al Lionese incuneandosi tra le pendici orientali del Massiccio Centrale e il placido corso della Saona. Feudo in età medievale della casata di Beaujeu che disseminò il rigoglioso territorio di suggestivi borghi e manieri dorati grazie all’utilizzo della locale pietra calcarea dallo sfavillante color ocra, la regione fa oggi parte quasi totalmente del dipartimento del Rodano, anche se dal punto di vista geologico e ampelografico viene generalmente associata alla Borgogna di cui costituisce l’estremo lembo meridionale.

Le principali caratteristiche delle locali etichette da uve Gamay in purezza sono riassumibili nel colore rubino intenso con sfumature purpuree, nei profumi boschivi, nel frutto carnoso dove svetta la ciliegia matura e nell’imbattibile rapporto qualità/prezzo. Le dieci grandi denominazioni sono invece più strutturate e sensuali, capaci di sfoderare una straordinaria complessità olfattiva in cui frutta rossa e piccole bacche nere si armonizzano a sfumature speziate e minerali. Le elenchiamo qui di seguito in ordine latitudinale da nord a sud, divertendoci ad attribuire due aggettivi distintivi ai vini di ciascuna di esse: Saint-Amour (leggeri e floreali), Juliénas (resinosi e crepuscolari), Chénas (tannici e iodati), Moulin-à-Vent (austeri e minerali), Fleurie (setosi e fruttati), Chiroubles (sapidi e affumicati), Morgon (polposi e speziati), Régnié (morbidi e raffinati), Brouilly (profondi e viscerali), Côte-de-Brouilly (freschi e croccanti).
Cantine imperdibili
Domaine Paul Janin & Fils – Romanèche-Thorins

Il robusto e gastronomico Beaujolais-Villages Rouge Piémonts inquadra perfettamente l’impronta stilistica e introduce un raffinato Chénas dai delicati profumi di ciliegia matura e cioccolato fondente, al quale risponde un minerale e affumicato Brouilly in cui i fragranti sentori di lampone si amalgamano a golosi ricordi di pasticceria. Il vertice della gamma è rappresentato dalla fulgida batteria dei quattro Moulin-à-Vent che testimoniano la poliedricità di questa rinomata ‘appellation’ comunale. La cuvée Saprolite prende il nome dai terreni rocciosi ricchi di saproliti che caratterizzano alcune zone della denominazione, dai quali attinge una formidabile mineralità che bilancia armoniosamente la ricchezza del frutto e la dolcezza dei tannini.
Il più strutturato Moulin-à-Vent Héritage colpisce invece per l’ampiezza aromatica (fragola, mora, cassis, pepe nero e cacao amaro) impartita dal mosaico di differenti terroir, mentre Les Greneriers esprime il profilo verticale dell’omonimo cru nel sorso vellutato e negli eleganti sentori di ciliegia matura, liquirizia e grafite. La cuvée Vignes de Tremblay è il fiore all’occhiello della ‘maison’: il colore profondo e il leggiadro bouquet di piccoli frutti neri, menta e chiodi di garofano ne esaltano la trama avvolgente e setosa, sostenuta da una stupefacente acidità che rinfresca la bocca e promette luminosa longevità. Forte della vicinanza con l’adiacente Mâconnais, la cantina produce anche il Beaujolais-Villages Blanc Argiles, un fulgido chardonnay in purezza dalle fresche note agrumate e floreali, sorrette da una marcata vena minerale che tonifica il palato.
Daniel Bouland – Villié-Morgon

Il territoriale Chiroubles Chatenay dal dolce sapore di fragola e il più speziato Côte-de-Brouilly Cuvée Mélanie, in cui una curiosa nota di arancia candita abbellisce i classici profumi di frutti di bosco, aprono la strada a una formidabile selezione di cinque Morgon, tutti contraddistinti da graffiante precisione e solenne finezza. La trama minerale del Vieilles Vignes, dove spiccano nitidi sentori di piccoli frutti neri e olive mature, prepara il palato all’esplosione di frutta rossa della cuvée Bellevue, realizzata con i grappoli di un appezzamento dal singolare suolo granitico a struttura scistosa. Ultimo gioiello della scuderia, il Morgon Pré Jourdan nasce nell’omonima parcella al confine con Fleurie e il sottile bouquet affumicato ne sottolinea la seducente impronta crepuscolare.
Tutt’altro profilo caratterizza il cavallo di battaglia aziendale, l’equilibrata e succulenta cuvée Corcelette, prodiga di esuberanti aromi floreali e fruttati con susina e rosa antica in bella evidenza sopra la trama setosa. Le uve della centenaria vigna del cuore confluiscono infine nel sontuoso Morgon Les Delys, un vino muscoloso dal tannino vellutato in cui i profumi di mora e ciliegia si intrecciano a note speziate e a una piacevole venatura salina: la fragranza del gamay all’ennesima potenza.
Etichette interessanti
Morgon Côte du Py – Jean Foillard
Il Côte du Py è unanimemente considerato dagli operatori del settore uno dei grandi cru della regione, se non addirittura il più blasonato in assoluto. Il fondo scistico che caratterizza i terreni argilloso-calcarei della costa più vocata dell’omonimo vulcano spento imprime ai grappoli di gamay una profondità vertiginosa. La gestione biologica della vigna e di tutti i processi produttivi adottata con successo da Jean contribuisce alla nascita di un fuoriclasse vibrante e minerale, in cui la struttura austera si snoda in un corpo profondo e vellutato su cui danzano complessi sentori di mora, lampone, rabarbaro e cannella. L’instancabile finale porta alla luce un corroborante retrogusto di liquirizia e sottobosco che incanta e delizia il palato.
Fleurie Vers Le Mont – Manoir du Carra

Juliénas Vieilles Vignes – Domaine des Chers
I vini di Juliénas realizzati con uve di vecchie vigne si caratterizzano per la potenza e l’austerità conferiti dalla miscela granitico-argillosa dei propri terreni. La versione di Arnaud Briday si presenta nel bicchiere con una veste purpurea e un fruttato bouquet di fragola e lampone, arricchito da sentori di cuoio e peonia. Il sorso goloso in cui prevalgono le bacche nere è sorretto da tannini dolci e da una vena acida che ne assicura freschezza e persistenza al palato.
Chiroubles Cœur de Femme – Domaine Christophe Savoye
Il nome, la forma slanciata della bottiglia, la sinuosa immagine stilizzata dell’etichetta e il bel colore granata preannunciano la grazia di questa cuvée realizzata con i migliori grappoli di viti centenarie del vocato cru Côte-Rôtie e dedicata a tutte le donne. I carezzevoli sentori di frutta rossa matura si amalgamano a una soffusa nota di legno di cedro e a profumi di violetta e tabacco da pipa. I tannini setosi accompagnano una trama massiccia ma decisamente armoniosa ed elegante, caratterizzata da polposi sentori di mora, amarena e spezie dolci.
Photo credits: Roberto Sironi
 
 			  
 			 
 
		 
		 
		 
		 
		 
		