La Scolca: la crisi si affronta di…web
Ristoratori, vignaioli, fornitori, grossisti, produttori: il mondo del vino sta cercando di ridurre al minimo i danni economici derivanti dal secondo lockdown.
Abbiamo incontrato nuovamente Chiara Soldati, titolare della centenaria azienda piemontese La Scolca, che durante la prima “serrata” aveva preso di petto la situazione, esplorando nuovi canali di vendita e di comunicazione, che sono tornati di nuovo alla ribalta in questi giorni.
Chiara Soldati ha lanciato nuove attività online ed ha scritto alla ministra Bellanova, chiedendo alla numero uno del Mipaaf un intervento rapido e concreto a salvaguardia delle tante piccole e medie imprese agricole del nostro paese che rischiano di non farcela. “La grave situazione economica in cui stiamo vivendo – si legge nella nota – se non affrontata con tempestività, può portare rapidamente a una seria crisi occupazionale e a un impoverimento del settore con conseguente svalutazione del valore delle nostre produzioni agricole nazionali, oltre ad un rischioso abbandono delle attività e del tessuto rurale. L’abbandono delle nostre campagne, in conseguenza della perdita di lavoro, comporterebbe la dispersione di intere comunità autoctone.” “Dal punto di vista del mercato – continua – si registrano già trend pericolosi che minacciano il valore delle nostre produzioni e l’eccellenza delle nostre etichette, a fronte di un abbassamento generalizzato del prezzo per fronteggiare una competizione globale, sempre più aggressiva e senza regole.”

Per tutti gli appassionati La Scolca ha creato delle special experience virtuali con format personalizzati aperti per gruppi fino a 20 persone, che possono seguire il tasting degustando il vino in collegamento in liveroom. I vini, selezionati online, sono spediti direttamente a casa e si può seguire il digital tasting in collegamento video.
