Autismo e vino, storie straordinarie
Oggi è la “Giornata mondiale di consapevolezza sull’Autismo”, istituita nel 2007 per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico e su quelli delle loro famiglie. Per l’occasione, in molte città alcuni tra i principali monumenti o palazzi saranno illuminati di blu, scelto come colore della giornata.

Oscarwine, però, può raccontare alcuni esempi di come l’autismo è entrato nel mondo del vino. Nel 2013, Chiara Ghelardi, consigliere dell’associazione Autismo Pisa Onlus, coinvolse il produttore Piergiorgio Castellani, titolare dell’omonima cantina, nel progetto “Rosso di Sera” un vino IGT toscano, nato con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche dell’autismo.
Si chiama “NoTag – L’etichetta al contrario” un’iniziativa presentata tempo fa dall’associazione Autismo Abruzzo Onlus per dare risalto alle capacità artistiche di ragazzi autistici. La cantina Podere Castorani usò per una sua bottiglia di vino l’etichetta disegnata da un bimbo autistico di 10 anni: un funambolo senza volto.

È dello scorso anno, invece, la realizzazione di uno dei progetti di inclusione sociale di Facciavista. Sei ragazzi autistici hanno progettato l’etichetta per una bottiglia di vino. Alla domanda “Cosa è il vino?” il gruppo ha risposto “È da bere”. Scontato? Forse, ma sicuramente efficace e mai usato da nessuno per dare il nome a una bottiglia di vino. È nata così una Barbera d’Alba DOC 2015 di Ermanno Costa Cascina Spagnolo, prodotta in edizione limitata di 150 bottiglie con l’etichetta speciale.
Oggi, vi invitiamo a seguire la nostra pagina Facebook per l’evento digitale “Valenze in Note”, organizzato dall’associazione Valenze nell’ambito dei suoi progetti per promuovere e supportare l’inserimento lavorativo e l’inclusione delle persone con neurodiversità, in particolare persone autistiche, negli enti pubblici e privati.
Prendete il vostro calice, sedetevi e seguite queste persone straordinarie e le loro famiglie.
