I Premier Cru di Fuissé e Chaintré

Con questo terzo e ultimo capitolo si completa il racconto dei 22 nuovi Premier Cru di Borgogna, andando a degustare undici selezioni che sintetizzano i tratti stilistici dei relativi climats promossi dall’INAO (Institut national de l’origin et de la qualité) nei due villaggi meridionali della denominazione: Fuissé e Chaintré.

Chateau Fuissé

Il belvedere di Les Vernays incornicia una cartolina mozzafiato dello spettacolare anfiteatro naturale di Fuissé con il sobrio villaggio adagiato placidamente alle pendici degli imponenti e scoscesi vigneti del versante occidentale. Forte della più poliedrica diversità pedo-geologica della denominazione, il territorio alterna terreni calcarei a suoli argillosi con variabile presenza di banchi di marne, pietre silicee e frammenti scistosi di rocce sedimentarie. La superficie vitata copre quasi tre quarti dell’intera superfice comunale, con ben 75 climats totali dei quali 7 Premier Cru (tale computo include anche Vers Cras, appezzamento spartito con l’adiacente borgo di Pouilly).

Pouilly-Fuissé 1er Cru Vers Cras (Domaine Sophie Cinier)
Il colore giallo brillante dai lampi dorati anticipa l’esordio al naso di un effluvio di caprifoglio, scorza di limone, pesca sciroppata e cardamomo. Il sorso potente e rotondo, marcato da una bella acidità minerale, vede in progressione sapori di mela cotogna e crema pasticcera che sfumano in una lunga e persistente scia agrumata.

Pouilly-Fuissé Hors Classe “Tournant de Pouilly” – 1er Cru Les Reisses (Domaine J.A. Ferret)
Da due straordinari appezzamenti di Les Reisses, gli impianti del cuore della leggendaria Madame Jeanne Ferret sublimano le più pure caratteristiche dello chardonnay in un autentico fuoriclasse. Complesso e minerale, preciso e potente, travolge il naso con un effluvio di tiglio, limone candito, mandorla e selce bagnata, per poi deliziare il palato con calde note di pera e pane appena sfornato.

Pouilly-Fuissé 1er Cru Le Clos Monopole (Château-Fuissé)
Giallo carico con smaglianti riflessi dorati, travolge il naso con un opulento effluvio di albicocca, pera caramellata e nocciola su una tavolozza cremosa di miele e pasticceria che preannuncia l’esplosione al palato della frutta tropicale matura, perentoriamente bilanciata dalla freschezza degli agrumi, dall’acidità della mela verde e dall’energia della roccia vulcanica.

Cantina di Fuissé

Pouilly-Fuissé 1er Cru Les Vignes Blanches (Château de Beauregard)
Il bel vestito dorato dai riflessi verdognoli introduce un ricco effluvio di aromi capaci di spaziare dalla mela golden alla brioche appena sfornata, passando per pompelmo, fiori bianchi e un tocco di mineralità empireumatica che deterge il sorso burroso e rotondo, condito da incisivi sentori di lime e pepe bianco e ravvivato da un balsamico retrogusto di menta ed eucalipto.

Pouilly-Fuissé 1er Cru Les Ménétrières (Domaine Cordier Pére et Fils)
Precedentemente battezzato “Les Insarts”, questo luminoso Chardonnay si presenta con un colore oro pallido intarsiato di riflessi verdognoli e si snoda in molteplici rivoli olfattivi con banana, zenzero e buccia di mandarino in primo piano su un tessuto denso e minerale che richiama la crema pasticcera e persiste in bocca per lunghissimo tempo.

Pouilly-Fuissé 1er Les Brûles (Château-Fuissé)
Le uve del più piccolo tra i climat Premier Cru caratterizzano un vino dal colore tenue, tendente quasi all’oro bianco, ma dall’impatto olfattivo strepitoso con citronella, mango, scorza d’arancio e petrolio in primo piano. Il sorso incede generoso e potente tra ricordi di pane abbrustolito e miele di castagno, per chiudere in bellezza con un’intensa nota affumicata.

Pouilly-Fuissé 1er Cru Les Perrières (Domaine Thibert Pére et Fils)
Il nuovo arrivato della storica maison si affaccia dalla porta principale con un brillante colore dorato dai riflessi smeraldo e spavaldi profumi di ananas, timo, mentuccia, brioche imburrata e canna di fucile. In bocca ritroviamo penetranti nuances di erbe provenzali che, amalgamate alla croccantezza della mela verde e al dolce retrogusto ammandorlato, ne cesellano la struttura opulenta.

Chaintré

I vigneti della denominazione coprono quasi tutto il settore occidentale della superficie di Chaintré, scendendo verso la valle della Saôna dalla linea di confine con Fuissé e Vinzelles fino a quella con Chânes. I terreni della dorsale orientale sono profondi e argillosi, mentre gli appezzamenti del versante occidentale che attraversano anche l’intero borgo cittadino siedono principalmente su un sottile manto calcareo. Su 17 climats totali, Chaintré annovera ben 4 Premier Cru che coprono pertanto una porzione significativa dell’area vitata.

Pouilly-Fuissé 1er Cru Clos de Monsieur Noly (Domaine Valette)
Sul vestito ambrato si sviluppa un naso poliedrico, percorso da un afflato idrocarburico e ricchissimo di pera matura, polpa d’arancia, torba, sottobosco e roccia spaccata. Il sorso pieno e muscolare, sorretto da una sorprendente freschezza salina, porta alla luce ricordi di cannella e sfocia in un lungo finale ammandorlato.

Pouilly-Fuissé 1er Cru Clos Reyssié (Dominique Cornin)
Si presenta nel bicchiere con un colore dorato dai riflessi verdognoli e colpisce per le pungenti sfumature balsamiche di muschio e iodio che valorizzano il ricco bouquet di mandorla, miele d’acacia e cioccolato bianco che ritroviamo al palato in una stratificata corrispondenza gusto-olfattiva.

Pouilly-Fuissé Clos des Quarts Monopole – 1er Cru Aux Quarts (Château des Quarts)
Siamo di fronte a un vino monumentale che non teme confronti con i Grand Crus della Côte d’Or: scorza di limone, pesca bianca e papaya vorticano nel calice miscelandosi a profumi di tiglio e felce in un corpo denso e potente, sul cui sfondo si fanno largo ricordi di pan di spezie e una pungente nota minerale di pietra focaia che ne sublima il lunghissimo e sapido finale.

Pouilly-Fuissé 1er Cru Les Chevrières (Olivier Merlin)
Sopra il vestito oro pallido il naso elegante regala un variegato bouquet di fiori bianchi, kiwi, mango, limone e crema chantilly, incorniciato da sfumature di frutta secca e pietra bagnata. Il sorso è grasso e avvolgente, sostenuto da una spalla sapida che lo rende scorrevole e appagante alla beva.

I ventidue vini descritti nel precedente e nel presente capitolo fanno riferimento ad assaggi ‘en primeur’ del millesimo 2020, prima vendemmia che potrà fregiarsi del titolo Premier Cru.

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