Castelfranci e l’importanza del terroir
Tra i monti più alti della catena Picentina, in provincia di Avellino, sorge il comune di Castelfranci dal quale prende il nome la cantina Colli di Castelfranci.
Qui, tra i 400 e 600 metri (con punte di 700 m) è un trionfo di vigneti di Aglianico e, una volta l’anno, durante la Notte dei Falò, in programma durante il ponte dell’Immacolata, si possono degustare i rossi locali assieme ad altre eccellenze dell’enogastronomia locale.

“Dai tempi di mio nonno Mario, abbiamo venduto uve a privati fino a quando, nel 2002, c’è stata la nostra prima vendemmia – ricorda Mario Gregorio – un momento emozionante che ha dato il via a una nuova attività. In pochi anni, siamo arrivati a una produzione di 150.000 bottiglie per tutta la nostra gamma e contestualmente abbiamo portato la superficie vitata a 20 ettari ai quali se ne aggiungono altri 5 destinati agli ulivi e altre coltivazioni.”

I bianchi sono Falanghina, Fiano e Greco di Tufo. Di questi ultimi due ci sono la Doc e la Docg: “Il Fiano nasce su terreno sabbioso in Contrada Arianiello, mentre il Greco viene da uve coltivate su un’area argillosa a Montefusco, presso la contrada Sant’Egidio.”
Quando parla dei vini di Castelfranci, Gregorio ci tiene molto a sottolineare non tanto la Doc o la Docg quanto il terroir: “Questa zona è in parte calcarea e in parte argillosa con una buona componente di gesso e sedimenti marini, rimasti dai tempi in cui tutta l’area era sommersa dalle acque del mare. Quando abbiamo iniziato a produrre il nostro vino, abbiamo scelto i cloni più adatti per questa terra, un legame che ha dato risultati unici. Lo stesso vale per altre cantine. Per questo motivo, bisognerebbe fare come i francesi e dare più importanza e valore al territorio, ai cru.”

Recentemente, l’azienda ha lanciato un progetto per promuovere le proprie bottiglie in modo nuovo: “Abbiamo un programma per personalizzare le nostre bottiglie, creare etichette celebrative, aziendali o destinate ad essere le bomboniere di un matrimonio. E’ una forma di comunicazione molto efficace che lega il nostro nome ai ricordi felici di una famiglia o ai momenti importanti di un’azienda.”
Quale etichetta vorreste per la vostra bottiglia di Castelfranci?
